Giusto una decina di giorni fa il won aveva perso terreno nei confronti del dollaro: che cosa è successo a distanza di tutti questi giorni? La valuta ufficiale della Corea del Sud è stata protagonista di un venerdì tutto sommato positivo, raggiungendo il picco più alto in assoluto da ben undici mesi a questa parte. Allo stesso tempo, i titoli obbligazionari del governo di Seul sono scesi, a causa soprattutto del mantenimento del piano finanziario da parte della Banca Centrale Europea. In effetti, l’Eurotower di Francoforte ha deciso di non modificare il proprio tasso di interesse di riferimento, rimasto in questo modo fermo allo 0,75%.
Di conseguenza, l’indice Kospi della borsa coreana ha guadagnato 0,1 punti percentuali, grazie anche all’ultimo report della Samsung Electronics, maggior produttore al mondo di televisori e telefoni cellulari, i cui profitti hanno superato nettamente le previsioni degli analisti. Le ultime parole pronunciate da Mario Draghi, numero uno della stessa Bce, hanno fatto sentire più a loro agio i soggetti abituati ad assumere posizioni brevi sul dollaro americano: in pratica, una posizione “short” come quelle in questione significa sostanzialmente che si scommette sul fatto che un asset scenderà di valore.
Entrando nel dettaglio numerico, occorre precisare come il won si sia apprezzato di 0,2 punti percentuali nei confronti della moneta verde, giungendo in questo modo a quota 1.111,40. La divisa ha anche toccato i 1.109,60 won nel corso della giornata di ieri, vale a dire il livello più forte dal 1° novembre. Si tratta di performance da tenere sotto controllo, anche perché a settembre ve ne sono state soprattutto di negative per le valute asiatiche. Le riserve di valuta estera che vanta la Corea del Sud sono cresciute come non accadeva dall’ottobre del 2011, per un importo complessivo di 322 miliardi di dollari. Il rendimento dei bond a cinque anni, infine, ha guadagnato due punti base, fermandosi così al 2,82%.