Il won sudcoreano ha interrotto bruscamente il suo ultimo e importante rialzo, una performance positiva che non veniva registrata da almeno sei mesi: ora, però, la valuta asiatica è stata costretta a fare marcia indietro, visto che i bond governativi sono risultati in crescita, preferiti senza dubbio dagli investitori finanziari rispetto ai titoli azionari globali. Una delle principali cause di questo andamento va ricercata in cosa è successo al New York Stock Exchange. In effetti, l’indice Standard & Poor’s 500 ha cominciato a rallentare proprio ieri, nonostante il recente andamento di tutto rispetto (sono stati uguagliati i livelli di ben cinque anni fa).
C’è, però, da precisare che gli acquisti di titoli di Stato da parte della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea stanno avendo un effetto negativo sui paesi maggiormente sviluppati, in primis la Corea del Sud. Di conseguenza, il Korea Development Institute si è visto costretto a rivedere al ribasso le previsioni di crescita economica per il 2012 (si è passati in appena quattro mesi dal 3,6 al 2,5% per la precisione). Ecco perché si sta assistendo a correzioni ricorrenti per quel che riguarda il mercato monetario, con una maggiore cautela per quel che concerne sia i titoli azionari che quelli obbligazionari.
Entrando maggiormente nel dettaglio numerico, c’è da dire che il won ha perso 0,2 punti percentuali nei confronti del dollaro presso la Borsa di Seul: in questo modo, l’ultima quotazione è stata pari a 1.118,40, dopo i massimi da marzo di appena due giorni fa. Tra l’altro, la volatilità a un mese, la misura del tasso di cambio per le opzioni, è aumentata di cinque punti base, attestandosi al 6,22%. L’indice Kospi (Korea Composite Stock Price Index) ha guadagnato poco terreno, invece, con il suo +0,1%. Per quel che riguarda, infine, il rendimento dei bond governativi, quelli a tre anni sono scesi al 2,87%.