I dirigenti venezuelani stanno sviluppando un piano monetario che dovrebbe essere in grado di far circolare un numero maggiore di dollari americani nell’economia locale: non si conoscono altri dettagli a tal proposito (vedi anche Ennesima svalutazione per il bolivar), ma sono in molti a pensare che il governo di Caracas sia disposto a consentire alle compagnie e agli individui di acquistare moneta verde in maniera legale anche dopo aver superato il tasso ufficiale di cambio del bolivar.
L’apertura di un nuovo canale viene vista come una opportunità unica per il paese sudamericano per ridimensionare la scarsità di valute forti, visto che non esiste una valida alternativa in questo senso. Il bolivar stesso ha fatto registrare una svalutazione di ben trentadue punti percentuali rispetto al dollaro questo mese, scendendo fino a quota 6,3, ma gli economisti hanno previsto un ulteriore deprezzamento. L’esecutivo venezuelano ha adottato degli appositi controlli valutari circa un decennio fa, in modo da prevenire i flussi di capitale relativi a uno sciopero dell’industria petrolifera. Queste restrizioni hanno di fatto reso illegale gli acquisti nella divisa nordamericana. Ora però ci si è accorti dell’assenza di una moneta forte che possa comunque aiutare l’economia interna (per un dollaro sono necessari addirittura ventitré bolivar al mercato nero).
L’accesso limitato ai dollari nel settore privato, inoltre, ha di fatto esacerbato la situazione dei beni di consumo e del comparto militare, senza tenere conto dell’incertezza politica. Secondo la maggior parte degli analisti, il governo sa benissimo di non poter mantenere a lungo una situazione simile. Il sistema valutario parallelo dovrebbe permettere gli acquisti di moneta statunitense a un tasso inferiore, ma vi potrebbero essere anche dei limiti per quel che riguarda i potenziali deprezzamenti del bolivar nelle transazioni ufficiali. Non è ancora chiaro comunque il ruolo delle istituzioni finanziarie. Per il momento, il Ministero delle Finanze e la Banca Centrale del Venezuela non hanno fornito alcun chiarimento alle domande poste.