Stando a quanto affermato dall’Istituto Nazionale di Statistica del Regno Unito, le vendite al dettaglio d’oltremanica, nel mese di aprile, avrebbero subito una flessione record per gli ultimi due anni. La causa, oltre all’imputata principale – la crisi economica locale e internazionale – è da ricercarsi altresì in un incredibile volume di piogge, che ha scoraggiato la domanda per abbigliamento della nuova stagione, trascinando al ribasso l’intero dato statistico.
Le vendite, incluse quelle del carburante, sono diminuite del 2,3 per cento rispetto al mese di marzo, quando il clima caldo aveva aiutato i dettaglianti a spingere al rialzo le vendite. Purtroppo, il dato statistico rilevato dall’Istituto Nazionale risulta essere significativamente peggiore rispetto alle stime dei principali analisti macroeconomici, che attendevano una flessione delle vendite pari allo 0,8 per cento. La flessione delle vendite, escludendo il carburante, è stato pari a un punto percentuale, il record da quasi un anno a questa parte.
Nonostante il dato certamente non positivo, gli analisti non sembrano essere particolarmente scoraggiati, imputando gran parte delle colpe della flessione delle vendite al clima piovoso, con il mese di aprile che ha registrato il più ampio livello di piogge dall’inizio della serie statistica, nel 1910. Ne è conseguita una forte flessione delle vendite di abbigliamento e calzature (- 5,2%), accompagnata dalla contrazione delle vendite di orologi, gioielli, equipaggiamenti sportivi, giocattoli, videogiochi.
Complessivamente, le vendite di prodotti non alimentari hanno subito una diminuzione dell’1,7 per cento, contro la flessione delle vendite di prodotti alimentari, nella misura dello 0,6 per cento.
► STERLINA FORTE SU DATI ECONOMIA BRITANNICA
Le vendite di carburante sono infine crollate del 13,2 per cento, per il più grave declino su base mensile dal febbraio del 1986.
Rispetto all’anno precedente, le vendite hanno subito una flessione dell’1,1 per cento. Il trimestre terminato il 30 aprile ha visto le vendite in rallentamento, con una crescita dello 0,2 per cento rispetto al precedente 0,7 per cento.