Il won della Corea del Sud è senza dubbio la moneta che ha fatto registrare il maggior incremento settimanale per quel che riguarda l’intero continente asiatico: queste performance così positive sono state favorite senza dubbio dal miglioramento dell’economia globale, con l’outlook relativo alle esportazioni regionali che ha messo in luce dei segnali di recupero davvero incoraggianti. Un utile riferimento in questo caso è rappresentato senza dubbio dall’indice Asia Dollar che viene gestito congiuntamente da Bloomberg e JPMorgan; esso, infatti, ha messo a segno un incremento pari a 0,2 punti percentuali nell’ultima settimana, toccando in questa maniera quota 117,87, vale a dire il livello più alto in assoluto dallo scorso mese di febbraio.
Lo stesso won ha completato i suoi migliori sette giorni di ottobre, mentre lo yuan è riuscito a completare addirittura l’undicesima settimana consecutiva di guadagni, come non accadeva da quattro anni a questa parte. Al contrario, la rupia indiana è scesa per la seconda settimana consecutiva, dopo che il governo di Nuova Delhi ha messo in luce il suo ritmo più veloce per quel che concerne il tasso di inflazione. Non bisogna dimenticare la consueta influenza che viene esercitata dalle vendite al dettaglio degli Stati Uniti, la più grande economia a livello internazionale, con il +1,1% di settembre che è stato determinante per molte performance valutarie.
Volendo essere ancora più precisi, il già citato won si è apprezzato dello 0,7% da lunedì a oggi presso la Borsa di Seul, diversamente dallo yuan, il quale ha fatto registrare un rialzo dello 0,22% dal 12 ottobre. Per quel che concerne, poi, la rupia indiana, la perdita settimana è stata pari a quasi due punti percentuali, più precisamente l’1,9% negli ultimi sette giorni, con l’andamento dei prezzi al consumo che desta ancora delle serie preoccupazioni. Infine, si può sottolineare l’andamento del rinngit malese, con i suoi 0,2 punti percentuali conquistati rispetto al dollaro statunitense.