E’ paralisi delle attività correnti del governo, o almeno il rischio è questo. Infatti dopo un incontro alla Casa Bianca tra i leader parlamentari e il presidente americano Obama è emerso che i due schieramenti non sono d’accordo nel prorogare, anche in via temporanea, il regime di finanziamento provvisorio del governo che scadrà venerdì. Obama accusa i repubblicani di avere bypassato la possibilità di approvare alcuni provvedimenti tampone. Intanto la Fed avverte che l’inflazione è un potenziale fattore negativo, così si legge nella minute relativa alla riunione del 15 marzo, per via dell’aumento dei prezzi in generale delle materie prime. Una spinta inflattiva cui non corrisponde altrettanta crescita. “Un aumento significativo delle aspettative inflazionistiche di lungo termine potrebbe contribuire a un’eccessiva inflazione a livello di prezzi e salari, che sarebbe costoso debellare”, dice la Fed. I tassi d’interesse sono rimasti inchiodati vicino allo zero, per la Fed è una scelta che durerà a lungo. Secondo gli analisti il trend cambierà a metà 2012, ma è possibile un anticipo vista la nuova postura della banca centrale americana.