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Unicredit e Commerzbank, cambia qualcosa in Italia?

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Unicredit acquista il 9% di Commerzbank scatenando diverse curiosità, tra le quali quelle legate a un possibile cambiamento dell’asset bancario italiano.

Unicredit e le conseguenze in Italia

Prendendo in analisi tutti gli elementi, Il Sole 24 ore ha cercato di fare chiarezza cercando di comprendere quali saranno i possibili cambiamenti nel sistema della Penisola. Va detto che la mossa di Unicredit in Germania, per quanto abbia soddisfatto anche lo stesso governo tedesco che ha potuto così cedere parte del suo capitale, ha lasciato perplessi in molti. Anche fuori dall’Italia.

Un’operazione del genere può infatti dar vita a una sorta di domino relativo alle banche europee che potrebbe vedere diversi istituti impegnarsi per raggiungere risultati analoghi. Ma mettendo da parte questa riflessione, in Italia cosa succede? Avendo Unicredit acquistato in Germania non è più disponibile a farlo In Italia. Per quanti anni sono state associate diverse banche come oggetto dei desideri di quella guidata da Andrea Orcel?

Sono innumerevoli e possiamo citarne alcune chiamando in causa Unipol, Mps, Bper e ultimamente banco BPM. Addirittura sono state avvicinate in tal senso anche realtà più solide come Generali e Mediobanca. Eppure Unicredit ha stupito, decidendo di investire su Commerzbank e quindi in Germania.

Come ricorda Il Sole 24 ore dobbiamo parlare di un’operazione che è stata eseguita passo passo e in maniera certosina. Soprattutto alla ricerca del prezzo giusto al quale comprare le azioni.

In fin dei conti è sempre stata questa problematica, anche in passato, a fermare Unicredit da divenire partner di Monte de Paschi nell’autunno del 2021 e poi successivamente nel Febbraio 2022 a fermare tutto quando la banca di Orcel aveva puntato banco BPM.

In quel caso il progetto saltò anche grazie all’attacco russo in Ucraina. Ma questa è un’altra storia. Insomma sono diversi gli avvenimenti che hanno portato Unicredit a decidere di Rivolgersi all’estero per i suoi investimenti.

Alcuni dossier saranno più complessi

Cosa succede quindi in Italia? Di certo potrebbe farsi più difficile l’uscita dell’Esecutivo dal capitale di Monte Paschi di Siena, teoricamente previsto secondo la richiesta di Bruxelles entro la fine del 2024. In tal senso non è da escludere una potenziale proroga ma la situazione deve essere ancora definita.

I papabili non rimangono molti, soprattutto per via di criticità eterogenee legate a diverse situazioni. Intesa SanPaolo avrebbe già superato i limiti antitrust, banco BPM sembra voler rimanere da sola per valorizzare i propri azionisti. Si parla di Unipol, ma è necessario in tal senso definire molte dinamiche prima di conquistare davvero il presidente Cimbri.

Sarà possibile richiamare l’interesse di Crédit agricole? Non è detto.. È palese quindi che la decisione di Unicredit In Italia ha avuto e avrà lungo conseguenze.