Alla fine del mese di settembre, le previsioni di Barclays sul cambio euro-dollaro avevano fatto intravedere un miglioramento per quel che concerne la valuta comunitaria: a pochi giorni dalla fine del 2012 sono gli analisti della banca svizzera Ubs a dire la loro in questo senso. Secondo questi ultimi, infatti, l’euro potrebbe rafforzarsi rispetto alla moneta verde, tanto da raggiungere il livello più alto in assoluto da più di un anno. Tutto questo si verificherà nel caso in cui la moneta dovesse chiudere la settimana attualmente in corso al di sopra del rintracciamento (fissato a quota 1,30 dollari per la precisione). Gli analisti hanno citato gli indicatori tecnici per spiegare le loro convinzioni (l’indice di Fibonacci nello specifico).
La giornata di ieri è stata caratterizzata da una chiusura superiore agli 1,3002 dollari, a conferma di un trend al rialzo che potrebbe far schizzare lo stesso livello fino a 1,3150 dollari. Le stime e i dati sono stati resi noti ai clienti di Ubs da Richard Adcock, il quale è a capo della strategia tecnica per quel che concerne il reddito fisso presso la divisione londinese dell’istituto elvetico. Questo vuol dire che l’euro potrebbe anche salire a quota 1,3490 dollari, un valore che non viene registrato dal 2 dicembre del 2011, una situazione che è senza dubbio molto interessante.
Secondo Adcock, inoltre, il mercato ci sta dicendo che la correzione della fase di consolidamento è ormai giunta al suo termine, dunque si sta per ripresentare un trend bullish. L’euro ha guadagnato 0,3 punti percentuali presso il New York Stock Exchange, dopo aver comunque sfiorato anche il +0,4%. Per quel che concerne, poi, il cambio con lo yen, sono stati conquistati ben 0,7 punti percentuali. Resta comunque il fatto che la valuta europea si è indebolita in questo 2012 del 2,2%, una delle performance peggiori in questo senso, anche se inferiore rispetto a quella del dollaro (-2,8%).