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Twitter, azionisti approvano offerta Musk

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Gli azionisti di Twitter approvano l’offerta di Elon Musk. Questo però non significa davvero aver fatto un passo in avanti nella diatriba legale tra le due parti.

Situazione particolare per Twitter

L’Opa di Elon Musk su Twitter ancora non ha trovato compimento. E una delle ragioni principali di ciò è che il magnate di Tesla le sta provando davvero tutte per riuscire a non sottoscrivere un accordo che lui stesso aveva proposto.

La questione è in mano al tribunale del Delaware. Con questo voto, arrivato in seguito a una riunione dedicata, Twitter è senza dubbio intenzionata a riaffermare la sua volontà di portare a casa la prima offerta arrivata sul tavolo delle trattative.

A prescindere da quella che sia la volontà del manager di Space X. E vanno compresi: basti pensare al tira e molla, anche azionario, al quale Musk ha sottoposto Twitter. Con conseguente perdita di denaro. Una reazione più che giustificata se si pensa a quello che l’investitore ha fatto nei mesi.

Il momento comunque è delicato. La ragione sta nel fatto che contemporaneamente all’incontro della società se ne è tenuto uno davanti alla Commissione del Senato con l’ex responsabile della sicurezza di Twitter Peiter Zatko, impegnato nel racconto relativo alle falle di sicurezza del social.

Parliamo di accuse gravi, dato che l’ex dipendente parla di incentivi che avrebbero portato i vertici di Twitter a ignorare gli avvertimenti degli ingegneri. Dando spazio a problemi che potrebbero chiamare in causa anche la sicurezza nazionale statunitense. In base alle parole dell’uomo Twitter non sarebbe in grado di controllare l’accesso al sistema da parte dei dipendenti, rendendo impossibile l’individuazione di agenti esterni.

Altro problema: l’amministratore delegato Parag Agrawal, seppure invitato, non ha partecipato all’incontro in Senato.

Punto a favore di Musk?

Zatko è considerato un hacker buono, preparato nel suo lavoro. I suoi racconti rischiano però di creare criticità nella battaglia legale di Twitter contro Elon Musk. Lo stesso che dopo tanto rumore ha offerto 44 miliardi di dollari per l’acquisizione e ha poi deciso di tirarsi indietro.

Sono almeno tre le volte in cui ci ha provato, senza riuscirci. Legalmente parlando la decisione ora spetta al tribunale del Delaware, interpellato dal social network per proprio per obbligare Elon Musk a tener fede all’accordo.

Inizialmente sembrava che la società dovesse vincere con facilità in tribunale ma con il passare del tempo la sua posizione si è fatta più debole, anche per via di Zatko. Il quale con i suoi racconti darebbe ragione in qualche modo al manager di Tesla in merito alle sue accuse legate agli account fake.

Il fatto che abbia ricevuto una indennità di fine rapporto da sette milioni di dollari non aiuta.  Non ci resta che attendere di vedere come la situazione si evolverà, sia per quel che concerne il Senato, sia per quel che riguarda la battaglia legale.