Jean-Claude Trichet ha preso tutti in contropiede. Il presidente della Bce ha annunciato un possibile aumento dei tassi di riferimento nell’Eurozona dello 0,25 per cento a partire dal mese prossimo (7 aprile, data del Consiglio direttivo). Grandi case d’affari e banche internazionali non l’avevano previsto, anzi. Pensavano che Trichet rimanesse fermo sull’1 per cento fisso ancora per un po’. D’altronde eravamo tutti abituati alle solite riunioni del Consiglio direttivo dell’Eurotower: basso profilo, dichiarazioni a mezza bocca e tassi sempre inchiodati. Le cose sono cambiate: inflazione globale prevista per l’anno in corso al 3,7 (Economist Intelligence Unit), cadono i tetrarchi del nord Africa e il petrolio schizza. Trichet ammette: “Non abbiamo già preso alcuna decisione, lo faremo nella riunione di aprile”. Le informazioni disponibili dalla riunione del 3 febbraio 2011 “indicano un aumento dell’inflazione, che riflette in larga misura l’incremento dei prezzi delle materie prime”. I rischi per un aumento dei prezzi sono “al rialzo”, mentre il ritmo dell’espansione monetaria resta “moderata”. L’effetto immediato di queste parole si traduce in perdite borsistiche.
[…] di inflazione, le politiche delle banche centrali potrebbero prendere strade differenti. La Bce ha per prima, rispetto a BoE e Fed, annunciato un aumento dei tassi di riferimento. Una prospettiva lontana da […]
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