Home Analisi Tecnica Trading Discrezionale e Trading Automatico: pregi e difetti.

Trading Discrezionale e Trading Automatico: pregi e difetti.

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 Si è parlato diverse volte di “metodo discrezionale” in contrapposizione ad un “metodo automatico” (trading system), ma non si è mai scesi nei dettagli. È il caso di aver ben presente cosa si intende con queste due espressioni, così da orientarsi con cognizione di causa sia nel trading personale sia nei servizi offerti da terzi.
Iniziamo con il definire il trading discrezionale. Cosa vuol dire? Fare trading discrezionale significa affidare le decisioni operative alla capacità di analisi del singolo trader, su valutazioni soggettive e tecniche di analisi definite dall’intelligenza e dall’esperienza personale. Senza dubbio, “usare la propria testa” per eseguire operazioni di compravendita è il miglior metodo per adattarsi alle varie situazioni di mercato. Il grande problema di questo tipo di trading è acquisire sicurezza in se stessi e sulle proprie capacità, così da valutare attentamente le situazioni che evolvono sui nostri monitor in modo freddo e quanto più metodico possibile senza far prevalere l’emotività, la paura e la speranza.
Con l’avvento dei computer, si è diffuso il trading automatico, che invece è completamente basato sull’identificazione di punti di acquisto e vendita univoci ed oggettivi. Non si tratta più di interpretare il mercato, ma di eseguire ordini su precise istruzioni derivate da oscillatori che forniscono indicazioni oggettive. Il problema di questo tipo di operatività, è l’inadattabilità ai cambiamenti di mercato. Un sistema automatico, performerà benissimo in certe situazioni di mercato (quelle in cui è stato sviluppato), ma tenderà a subire forti perdite nel momento in cui le condizioni di mercato (volatilità, tendenza, fasi laterali) cambieranno velocemente. L’unico modo per sopperire a questo problema, è la continua ottimizzazione del sistema così da adattarlo costantemente al mercato oggetto di studio.
Le due operatività, non sono per forza inconciliabili: si usa ad esempio, sfruttare i livelli di ingresso o di uscita definiti da un personale trading system, affidando poi la gestione della posizione alla discrezionalità del trader. Oppure ancora, si può rilevare la tendenza tramite oscillatori (come medie mobili) su precisi parametri, per poi eseguire compravendite con l’utilizzo discrezionale delle trend-line solo in direzione di tendenza (definita univocamente secondo parametri stabiliti a priori).
Sia con uno stile di trading, che con il suo opposto, è possibile ricavare utili dal mercato: mentre nel primo caso (trading discrezionale) è però necessario eseguire dei test in reale sul mercato per valutare se stessi e il proprio sistema di analisi, nel secondo caso (trading automatico) è possibile eseguire back-test precisi su dati storici valutando perfettamente la resa del sistema e tutti i parametri possibili (massima perdita, massimo guadagno, ecc.).