Malgrado il recente apprezzamento del cross euro-dollaro dovuto ad una serie di fattori che incrementano la debolezza del dollaro USA, l’euro-dollaro si avvicina a degli eventi che potrebbero far tornare il cambio a scendere. Primo tra questi: il rischio Grexit.
Durante le ultime tre settimane sul cross si è verificata una “tempesta perfetta” a discapito delle previsioni per un euro debole, ripetute più volte da Goldman Sachs.
Tuttavia, il cross euro-dollaro si starebbe dirigendo verso un forte rischio ribassista: nuove trattative sul debito in Grecia, tensioni tra FMI e Commissione Europea, una possibile uscita del Paese dall’UE.
La notizia è che torna il rischio Grexit: si rinnovano le tensioni tra il Fondo Monetario Internazionale, la Germania e la Grecia, destinate ad intensificarsi andando verso il 20 luglio.
Tralasciando gli sviluppi negli Stati Uniti e la divergenza tra la politica monetaria di BCE e Fed, fattori sui quali si fonda la previsioni di Goldman Sachs per una debolezza della moneta unica sul cambio euro dollaro, i prossimi mesi vedranno protagonista il rischio Grexit e un conseguente movimento ribassista del cambio euro-dollaro.
Il rischio connesso a questi eventi sarebbe sottostimato e potrebbe portare ad un deprezzamento significativo dell’Euro.
La Grecia affronterà una rata da rimborsare di 10 miliardi di euro tra giugno e luglio, importo che potrebbe portare di nuovo sul lastrico il Paese a meno che il primo ministro Alexis Tsipras non riuscirà ad accedere alla seconda tranche prevista dal terzo pacchetto di salvataggio del Paese.
I negoziatori della Grecia riprenderanno i colloqui con la Commissione Europea e il Fondo Monetario Internazionale lunedì ma il governo greco non ha ancora esaudito le richieste dei creditori in materia di pensioni, tassazione e obiettivi di bilancio.