Si può svalutare una valuta del 40%, da un giorno all’altro? La risposta è positiva e, un esempio di cosa potrebbe accadere in tale ipotesi, ce lo sta offrendo il Malawi, Paese africano che tra breve deprezzerà la propria moneta (il kwacha) di quattro decimi del proprio attuale valore. La motivazione è presto riconducibile nella necessità di rispettare i requisiti imposti dal Fondo Monetario Internazionale per sbloccare una importante tranche di aiuti .
A ribadire quanto sopra è stato il presidente del Paese africano, Joyce Banda, che in una conferenza stampa ha ricordato come il governo abbia ripreso le relazioni con il Regno Unito e stia attualmente gestendo delle negoziazioni con il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e gli Stati Uniti dopo la morte di Bingu wa Mutharika, avvenuta il 5 aprile 2012.
“Stiamo predisponendo la svalutazione della moneta” – ha affermato il presidente del Malawi in una recente intervista tenutasi a Pretoria, capitale del Sud Africa. “La cosa un po’ triste” – ha poi proseguito il capo di Stato del Paese africano – “è che ci avvisarono di svalutare la moneta tre anni fa. Non abbiamo voluto ascoltare, e ora ci troviamo nella condizione di dar seguito al deprezzamento della valuta in un’unica soluzione”.
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Una svalutazione tecnica che sarà determinante per poter avere accesso agli aiuti che dovrebbero copmensare le difficoltà e le carenze di cibo e di carburante. Una svalutazione che segue quella di 10 punti percentuali avvenuta nel mese di dicembre, con una mossa che fu tuttavia considerata sostanzialmente insoddisfacente per andare incontro ai requisiti richiesti per ottenere gli aiuti.
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Sembra pertanto che le relazioni tra Regno Unito e Stati Uniti con il Malawi stiano lentamente ritornando alla serenità.
