C’è un altro nome a cui bisogna abituarsi per quel che riguarda il sempre più variegato mondo delle “monete virtuali” (vedi anche Monete complementari: il circuito BexB). Si tratta dello Sdum, valuta che può circolare liberamente nei negozi di Palermo. La crescita di tale novità è molto interessante: a novembre, al momento della presentazione, si parlò di un semplice test, ma nel giro di cinque mesi si è arrivati fino a 310 partecipanti.
Si tratta di un titolo che deve essere utilizzato negli esercizi convenzionati e che dà diritto a degli sconti. L’intento principale, come si può perfettamente intuire, è quello di contrastare la crisi economica mediante l’uso della tecnologia. Secondo i fondatori del portale, però, non si può parlare in maniera semplicistica di un coupon disponibile sul web. Gli utenti sono soliti visitare il sito di riferimento, scegliere quella che è l’offerta più vantaggiosa secondo le loro esigenze. C’è un’apposita applicazione da sfruttare sul cellulare, in modo che i cittadini possano conoscere tutte le offerte e decidere come comportarsi. L’accesso al sistema avviene tramite il collegamento al portale Usieconsumi.it: ci si registra in maniera gratuita e si accumulano gli Sdum attraverso i famosi codici qr.
Questo vuol dire che non si ha a che fare con un sito di commercio elettronico. Il funzionamento è molto buono per quel che concerne alcuni settori, in primis la ristorazione (non è un caso che i buoni acquisto presenti siano superiori a un terzo) e la bellezza e benessere (23% per la precisione), ma anche lo shopping sta raggiungendo risultati importanti. Il risparmio è molto apprezzato, come anche la fidelizzazione, visto che ogni singolo esercente ha la possibilità di proporre offerte sempre nuove. Uno dei principali problemi da affrontare è stato quello della clientela poco avvezza alla tecnologia, ma ora si sta provvedendo in tal senso attraverso una formazione dettagliata e mirata.