Sterlina inglese, trend di debolezza che favorisce gli investimenti immobiliari

Negli ultimi giorni non ha rappresentato particolare sorpresa la lettura delle analisi effettuate dalla Knight Frank LLP, società di consulenza che ha affermato come – nonostante il periodo di estrema difficoltà economico finanziaria del Continente, i prezzi delle case di maggior pregio di Londra hanno continuato a crescere, con un ritmo pressochè record per quanto concerne la recente linea storica.

Knight Frank LLP segnala infatti che nel corso del mese di agosto i valori commerciali delle case di maggior lusso (quelle con un costo medio di 3,7 milioni di sterline) sarebbero cresciuti del 10,5% su base annua. Mai così bene, ripetiamo, nel corso del 2011: per riscontrare un simile trend di incremento occorre tornare indietro nel tempo fino al novembre del 2010, con un incremento leggermente superiore (11,2%).

Numerose le ragioni che hanno determinato questo boom dei valori commerciali. Su tutte, la volontà di mettere al sicuro i propri investimenti (e il mattone londinese, da questo punto di vista, pare offrire le opportune garanzie). Ma c’è di più: un numero crescente di investitori nell’immobiliare di lusso londinese proviene infatti dall’esterno dei confini nazionali, aprendo pertanto facili scenari sul fronte valutario.

Si può infatti ben notare come – rispetto ai picchi del mercato immobiliare toccati nel marzo del 2008 – la sterlina inglese sia oggi più debole di circa 20 punti percentuali nei confronti di un ipotetico paniere formato dalle 9 valute di principale riferimento internazionale. Di conseguenza, gli investimenti effettuati dall’estero acquisiscono una sempre maggiore convenienza, stimolati da un rapporto di cambio molto interessante.

Vi ricordiamo infine che tutti i pareri che compaiono su queste pagine sono opinioni dei singoli autori, e non possono essere ritenuti degli inviti o delle sollecitazioni o delle consulenze ad investire sui mercati valutari secondo gli orientamenti evidenziati negli stessi articoli.