La Bank of England ha pubblicato ieri il suo report sull’inflazione, il quale ha evidenziato un panorama fatto di luci e ombre per la Gran Bretagna.
Il ritmo d’espansione in Uk va a rilento rispetto al primo semestre 2014. La Boe, pertanto, ha abbassato le stime del Prodotto interno lordo e quelle sull’inflazione. Ciò è la conseguenza di un peggioramento economico atteso sia in Europa che nel Mondo, nonché della dinamica dei salari domestici.
Alla luce delle prospettive sul quadro economico, la Bank of England considera che i tassi di interesse in Gran Bretagna verranno aumentati solo a partire dalla seconda metà del prossimo anno, più o meno seguendo le stesse tempistiche stimate per il rialzo del costo del denaro negli Stati Uniti. La Banca d’Inghilterra è in attesa di un raggiungimento del target sul tasso di inflazione al 2% soltanto tra tre anni, ovvero quando sarà stimata un’accelerazione della dinamica salariale. A settembre l’inflazione era scesa all’1,2% su base tendenziale.
La situazione in corso non premia la sterlina. Sul mercato del Forex il tasso di cambio GBPUSD, che inizialmente ieri mattina si era spinto oltre i 1,5940, ha cambiato la marcia spingendosi fin sotto 1,58. La discesa del Cable è stata davvero pesante, se si pensa che i prezzi si sono spinti fino a 1,5758, il minimo più basso degli ultimi 14 mesi. Dai top di area 1,7190 di metà luglio scorso, il Cable ha lasciato sul terreno il 9% del proprio valore. Il pound è in forte sofferenza anche contro la moneta unica: il cross EURGBP è salito sui massimi delle ultime due settimane a 0,7892. Male il cross GBPJPY, che è passato da 184,50 a poco meno di 182.