Stellantis ha in serbo novità importanti per i lavoratori e i suoi marchi in generale. È stato infatti reso noto a margine di un incontro tenutosi tra l’azienda italofrancese e il Ministero dello Sviluppo economico che, entro il 2024, la logistica, il montaggio e la verniciatura della Maserati passeranno a Torino, nello stabilimento Mirafiori.
Trasferimento a Mirafiori per la Maserati
E’ stata la Fim Cisl, presente alla riunione, a dare notizia di questo importante cambiamento per la Maserati, con il passaggio da Grugliasco a Mirafiori, soprattutto a livello lavorativo. I dipendenti complessivi coinvolti nell’operazione sono circa millecento e sebbene questo cambiamento verrà attuato per migliorare l’efficienza generale del marchio, non bisogna dimenticare che attualmente a Grugliasco si producono la Maserati Quattroporte e la Ghibli.
Anche gestire la logistica con magazzini unificati a Mirafiori renderà tutto il sistema più efficiente ma i sindacati, nonostante non siano stati annunciati esuberi, vogliono che la situazione sia il più chiara possibile sia dal punto di vista teorico che da quello pratico.
Montaggio, logistica e verniciatura della Maserati verranno spostati entro il 2024 nello stabilimento di Mirafiori a Torino. A riferirlo la Fim Cisl in seguito all’incontro che si è tenuto al Ministero dello Sviluppo Economico oggi, lunedì 11 ottobre, con Stellantis. Ha commentato Davide Provenzano, segretario della Fim Cisl:
“Abbiamo chiesto che nel trasferimento da Grugliasco a Mirafiori si salvaguardino le professionalità acquisite negli anni dagli addetti di Maserati. Azienda non ha annunciato esuberi e questo è fondamentale. Il rafforzamento dell’Ingegneria presso gli Enti Centrali e l’esclusiva delle future produzioni di 500 sono elementi che giudichiamo positivamente“.
Differenti le reazioni dei sindacati alla notizia
Se il trasferimento delle attività Maserati non è stato giudicato negativamente dalla Fim Cisl, di tutt’altro avviso sembra essere Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino che ha sottolineato come questa decisione rappresenti “un’altra mazzata per l’economia di Torino”. Sebbene infatti sia stato sostenuto che niente cambierà dal punto di vista occupazionale, rimane sempre il fatto che uno stabilimento sarà chiuso.
Questo significa, aggiunge il sindacalista, che ci si trova davanti a una “diminuzione della capacità produttiva effettuata tramite la chiusura di stabilimenti” e che questo porterà, parimenti a quel che è occorso con lo stabilimento Stellantis di Melfi a una potenziale riduzione delle linee.
E’ per tale motivo che la Uilm Torino non solo ha richiesto garanzie occupazionali ma allo stesso tempo l’apertura di un tavolo di trattative in modo tale da ottenere conferma degli impegni presi a livello industriale e per i lavoratori.