Home Titoli di Stato Segnali positivi dai BOT a tre mesi

Segnali positivi dai BOT a tre mesi

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 Secondo il vice direttore generale della Banca d’Italia le aste di titoli di Stato a tre anni di dicembre e febbraio scorsi hanno risollevato le sorti del Paese ed ora gli effetti positivi dell’emissione si riversano sull’economia reale. Questo pensa Anna Maria Tarantola, secondo cui le tensioni si stanno finalmente allentando sul mercato dei titoli di Stato e delle azioni a Piazza Affari.

Tarantola ammette però che per la ripresa ci vorrà “un pochino di tempo”. Dopo che la BCE ha rilanciato il settore bancario rifornendolo di liquidità e riattivando gli scambi interbancari, si parla del debito delle aziende ed ovviamente anche dello Stato. In previsione di un rilancio della fiducia e degli investimenti, bisogna cominciare a parlare di più capitale e meno debito, secondo il vice direttore generale.

L’andamento dello spread non preoccupa più l’Italia, che ha imparato a dare all’indicatore un valore marginale; prima ancora di parlare di spread, con i titoli tedeschi che scendono sotto a minimi imbarazzanti sui rendimenti, bisogna innanzitutto guardare cosa è stato fatto dal Governo e la positività delle azioni intraprese punta nel lungo termine a rilanciare l’Italia a costo di un periodo di transizione molto lungo in cui la situazione potrebbe diventare estremamente difficile.

RENDIMENTI ASTA BOT 11 APRILE 2012

A preoccupare ora la BCE ma anche tutta l’Unione Europea sono le condizioni della Spagna, sempre più in difficoltà e sempre più distante dalla Germania; anche il firewall Europeo (doppio, considerando parte variabile e permanente) non riesce a rassicurare gli investitori che prendono le distanze e riversano i capitali in USA, dove l’azionario continua ad essere in una posizione di estrema forza.

DETTAGLI ASTA BOT 11 APRILE 2012

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