Saxo Bank, broker scandinavo celebre per le sue attività finanziarie che hanno a che fare con il Forex e i Contract For Difference (Cfd), ha annunciato una nuova incursione: il mercato preso a riferimento è quello dell’India. Perché la compagnia danese ha deciso di affidarsi proprio alla nazione asiatica? L’obiettivo principale è quello di consentire agli investitori privati e ai clienti istituzionali di operare con i vari strumenti, come ad esempio gli Exchange Traded Fund (Etf), i titoli azionari, i contratti futures, le opzioni e gli atri derivati attraverso delle apposite piattaforme di trading online.
In aggiunta, Saxo Bank è pronta a offrire un portafoglio professionale più che valido, senza dimenticare la gestione finanziaria, come è emerso dal comunicato stampa di ieri. Secondo la società nordica, infatti, c’è la convinzione che l’investitore di nazionalità indiana andrà a domandare e selezionare presto tra le varie classi di assets. In effetti, questi soggetti dovrebbero bilanciare i rischi macroeconomici e ciclici, come anche quelli di tipo locale e quelli sistemici. D’altronde, da ben vent’anni Saxo Bank ha reso più semplice l’aggregazione di liquidità all’interno dei mercati di capitale in tutto il mondo, mettendo a disposizione un accesso privilegiato alle piazze finanziarie globali e la sua esperienza in fatto di prodotti e piattaforme pensate per i clienti privati, le istituzioni, le banche e altri broker.
Non è un caso che questa società sia presente in ben ventuno paesi diversi (vedi anche Saxo Bank decide di aprire un ufficio a Istanbul), a copertura dei principali centri finanziari, tra cui Londra, Singapore, Zurigo e Hong Kong. L’intento primario in India è quello di replicare la strategia globale, avvantaggiando soprattutto quei clienti che hanno intenzione o voglia di investire oltreoceano. Saxo India è guidata da due direttori gestionali, Rudra Dalmia e Ole Bermholm Jorgensen, entrambi veterani degli investimenti di questo tipo e con una solida esperienza in molti altri paesi.