Il peso messicano è riuscito a far registrare ieri il primo rialzo degli ultimi cinque giorni: la performance è stata senza dubbio agevolata dal report secondo cui il governo spagnolo è pronto ad annunciare un importante programma di riforme economiche, le quali consentiranno alla nazione iberica di perfezionare il proprio salvataggio. Di conseguenza, è aumentata in modo evidente la domanda per assets dal maggiore rendimento, come appunto lo è la valuta centroamericana. Nel dettaglio, quest’ultima ha messo a segno un apprezzamento pari a 0,1 punti percentuali nei confronti del dollaro americano, giungendo in questo modo a quota 12,8416 presso la Borsa di Città del Messico.
Il rally del peso nel 2012 è così giunto fino a un 8,4% di guadagno, vale a dire il maggior rialzo in assoluto tra ben sedici controparti della moneta verde, come ha messo in luce Bloomberg. In effetti, bisogna anche considerare che quest’ultimo rialzo settimanale ha consentito di compensare la perdita che era stata conseguita negli altri giorni. Le migliori prospettive per quel che riguarda i rischi globali, guidate in particolare da una massiccia liquidità grazie alle ultime misure delle banche centrali, oltre alla speculazione relativa al salvataggio spagnolo sono stati due elementi determinanti, utili a far respirare diversi mercati emergenti.
Il ministro iberico dell’Economia, Luis de Guindos, sta concludendo le trattative con la Commissione Europea, in modo da facilitare il programma finanziario che sarà presentato in via ufficiale il prossimo 27 settembre. Tra l’altro, perfino la bassa domanda relativa alle esportazioni messicane ha fatto sì che il peso fosse la peggiore divisa latino americana del 2011 per quel che concerne le performance complessive. Intanto, il rendimento dei titoli obbligazionari a dodici anni e denominati in valuta locale è sceso di quattro punti base (-0,04%), attestandosi al 5,54%, mentre quello che è collegato al debito messicano è sceso di diciannove punti base, come non accadeva da due mesi.
