Ennesimo test per il mercato Italiano dei titoli del debito pubblico. L’asta di BOT di oggi ci aiuta a misurare la fiducia degli investitori nel breve periodo ed il risultato sembra essere incoraggiante. L’emissione di Buoni Ordinari del Tesoro a sei mesi convince Piazza Affari con un collocamento pari a 8.500 milioni di euro (il massimo previsto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’asta di oggi) a fronte di 8.800 milioni di euro di BOT in scadenza. Il rendimento medio è sceso all’1.119% dall’1.202% dell’asta di febbraio 2012, andando a sfiorare i minimi del 2010. La situazione sembra quindi stabile ed ora il risultato dell’asta viene addirittura definito “scontato”.
Non è del tutto falso infatti che le tensioni sono rivolte altrove; da mesi ormai è chiaro che vi sono grandi capitali pronti a riversarsi sul mercato e sempre di più questi finiscono nelle scadenze brevi, vista l’incertezza di lungo periodo. Ad ulteriore dimostrazione di questa tesi il differenziale Btp-Bund non è minimamente stato sfiorato dall’aria positiva che si respira sul MOT ed in questo momento è pari a 317 punti base. Inutile ricordare che il mercato scaricherà la tensione accumulata nella giornata di domani, quando è atteso il collocamento di BTP a 5 e 10 anni insieme ai CCTeu, meno seguiti ma altrettanto importanti.
►RENDIMENTI TITOLI DI STATO 2011
Il test sul rendimento di domani guiderà probabilmente il mercato nelle prossime settimane e deciderà il close mensile sul FTSE-Mib, che negli ultimi giorni “soffre” di tensioni forse proprio derivanti dall’attesa per l’asta di domani.
In ogni caso per quanto le aste potranno andare male difficilmente vedremo un aumento spropositato del rendimento, che sarebbe indice di un ritorno alla situazione dell’anno scorso; se il picco sui BTP (come sui BOT) dovesse essere rivisto allora il problema diventerà internazionale e l’Italia entrerebbe in una fase rischiosa della sua Storia, che al momento si esclude.
►RENDIMENTO ASTA BOT 28 MARZO 2012