Rinvio a giudizio per gli aiuti alla Grecia e le borse Europee restano in territorio negativo. Anche se l’attesa per lo swap dei titoli del debito è ormai finita e si tirano le somme, quello a cui stiamo assistendo è comunque un default ed i mercati scontano la notizia. Il fatto che lo swap sarebbe stato un fallimento in ogni caso sotto questo aspetto emerge solo adesso che le acque si sono calmate e ci si interroga sul da farsi.
La decisione sulla seconda mossa per gli aiuti alla Grecia è appena stata rimandata a Lunedì prossimo, mentre l’Euro/Dollaro crolla sotto a 1.3200 andando a sfiorare i minimi della settimana. A far salire la tensione sembra che sia stato il dato sulla disoccupazione della Grecia che risulta essere prossima al 21% nel Dicembre scorso con 1 milione di disoccupati su 11 milioni di persone, anche se effettivamente per un Paese in crisi da mesi ed ora in “default controllato” il dato non sembra essere così drammatico come viene presentato, o comunque era nelle previsioni da mesi ormai.
Il quadro generale cambia ancora una volta sul grafico di breve-medio periodo dell’Euro/Dollaro, che si trova nuovamente in una fase difficile; il mancato recupero tra ieri ed oggi della resistenza a 1.3273 in close giornaliero ha aggravato la situazione negativa e la perdita nelle prossime ore (o domani) del supporto a 1.3100 darà il via al ritracciamento atteso da chi segue il down-trend di lungo periodo.
Le possibilità di ripresa sono molto poche nelle condizioni attuali e potranno variare solo dopo Lunedì prossimo; attualmente nella migliore delle ipotesi si parla di un calo lento e costante dopo la perdita del supporto indicato, che equivale ad un ridimensionamento dell’Euro nei confronti del Dollaro frutto del lavoro delle agenzie di rating.
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