Al recente World economic forum di Davos tengono banco le dichiarazioni del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, che ha esplicitamente richiesto ai governi della zona euro un nuovo mix di misure, con meno tasse e un taglio dei costi. Dichiarazioni che sembrano essere una vera e propria “ricetta” di governo, prevalentemente indicata per quei Paesi che si accingono – come l’Italia – a cambiare la loro classe politica e dirigente.
Intervistato dalla Cnbc, il presidente della Bce ha spiegato come oramai sia necessaria “una nuova composizione delle manovre di consolidamento” visto e considerato che in passato la situazione era urgente, e i governi hanno provveduto, sostanzialmente, ad aumentare “le tasse e ridotto gli investimenti pubblici. Ciò che avviene a causa dell’emergenza, di fatto contrae l’economia e crea ulteriori squilibri dei conti pubblici” – ha poi aggiunto il numero 1 della Bce (vedi anche Italia 2013 anno decisivo).
Draghi ha poi invitato a “vedere un taglio dei costi per il governo, una riduzione delle tasse” e altresì “una gestione di investimenti per le infrastrutture”. L’impegno attuale deve quindi esser quello a “fare di più” considerato che l’economia si trova in una situazione storica, mai vista prima.
Considerato “indispensabile” da Draghi è il consolidamento fiscale, insieme alla stabilizzazione dei conti pubblici, e alla continuazione delle riforme strutturali che “aumentano la competitività e i posti di lavoro“(vedi anche Fuga capitali dall’Italia).
Simili approcci anche da parte del commissario europeo agli affari economici e monetari,Olli Rehn, che ha ribadito la massima attenzione su un consolidamento fiscale nuovo. Rehn ha invitato i governi a procedere lungo la strada di un aggiustamento “intelligente e prudente”, che sia di stimolo alla crescita. Rehn ha poi concluso ricordando come il 2013 debba essere l’anno di una ripresa sostenuta, riconoscendo poi il merito degli sforzi compiuti dalla Bce e dai governi nazionali per arginare la grave crisi economico finanziaria che ha colpito il vecchio Continente.