Dollaro Australiano EUR/AUD 1.9603 1.9609 1.955 1.9962 1.9619 1.9869
Dollaro Canadese EUR/CAD 1.6239 1.6246 1.6184 1.6367 1.6219 1.6229
Dollaro Hong Kong EUR/HKD 9.7532 9.7557 9.712 9.8332 9.7866 9.7701
Dollaro Neo Zelandese EUR/NZD 2.5292 2.5345 2.5218 2.5524 2.5303 2.5511
Dollaro Singapore EUR/SGD 1.9492 1.9512 1.942 1.9625 1.955 1.9587
Dollaro Usa EUR/USD 1.257 1.2576 1.2519 1.2679 1.2615 1.2596
Franco Svizzero EUR/CHF 1.4762 1.4767 1.4734 1.4864 1.4826 1.4809
India EUR/INR 65.3443 65.3468 65.0115 65.8326 65.56 65.354
Sterlina Britannica EUR/GBP 0.8939 0.8945 0.8929 0.89967 0.8957 0.8933
Yen Giapponese EUR/JPY 123.5 123.52 121.71 124.23 123.64 122.52
Zloty Polacco EUR/PLN 4.7723 4.7773 4.7013 4.7869 4.735 4.75
Si può parlare di seduta volatile per l’odierna giornata valutaria con la moneta unica che chiude sui minimi. L’Euro, agevolato in avvio dal calo dell’avversione al rischio per l’inattesa conferma dei tassi australiani, ha proseguito nel corso del pomeriggio ripiegando a causa del ritorno della prudenza perchè Fed e Casa Bianca hanno annullato le speranze di una rapida ripresa dell’economia Usa. La valuta statunitense, che trae vantaggio del ruolo di “rifugio”, era indicata nelle prime ore dal giro di boa a 1,2572 sull’euro, a 98,44 yen, a 1,1764 franchi.
Inutile sottolineare le influenze negative della giornata di Borsa: nel finale l’euro ha quotato 1,2552 dollari (1,2590 ieri e 1,2615 Bce oggi) dopo avere toccato 1,2548, minimo da inizio novembre. Chiusura in calo per le borse europee appesantite da vendite diffuse su tutti i settori. Debole anche Wall Street su cui hanno pesato il dato sulle vendite di unita’ abitative esistenti a gennaio, che si e’ rivelato piu’ basso delle attese del mercato, e le parole di Bernanke sul deficit e sulla situazione di Aig.
A Piazza Affari lo S&P/Mib, sceso nel corso della mattinata sotto quota 14 mila punti, ha chiuso in calo del 2,4% a 14017 punti e il Mibtel ha ceduto il 2,42% a 11530 punti. Giu’ anche il Dax (-0,18%), il Cac 40 (-0,7%) e il Ftse 100 (-3,14%).
Sul paniere principale invariata Fiat nonostante i positivi commenti degli analisti sulle immatricolazioni in Italia, Francia e Brasile a febbraio. L’a.d. Sergio Marchionne, in occasione del Salone dell’Auto di Ginevra, ha escluso di nuovo l’ipotesi di un aumento di capitale, sottolineando che il mercato rimane molto molto difficile e la totale fiducia sull’accordo con Chrysler.