Il mercato risulta essere abbastanza contrastato ed incapace di intraprendere movimenti direzionali di breve periodo proprio a causa del nervosismo che sta attanagliando gli operatori soprattutto sul fronte eurodollaro, che ha raggiunto livelli di supporto importanti che sono difesi in maniera strenua dagli acquirenti. Tutta l’area compresa tra 1.3550 e 1.3650 risulta infatti un’area di forte equilibrio tra domanda ed offerta e molto probabilmente dovremo attendere fino a domani per scostarci da questi livelli di bilanciamento.
I dati di oggi, dopo la pubblicazione del Pil australiano che ha mostrato un miglioramento su base mensile ed annuale sia rispetto alle aspettative che alle rilevazioni precedenti (rispettivamente 1.1% – 0.9% – 0.8% e 3.5% – 3.2% – 2.7%) senza tuttavia riuscire a far rompere le resistenze al cambio AudUsd, riguarderanno il Pil europeo (attese a 0.2% MoM e 0.9% YoY), spiega DailyFx, il che non dovrebbe portare a nessuna reazione particolare se non a potenziali tentativi di ricerca dei supporti ultimi contro dollaro (che vedrà la pubblicazione dell’ISM non manifatturiero nel pomeriggio) per terminare con il Canada, che deciderà sulla propria politica monetaria (non sono attesi cambiamenti).
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GbpUsd: sterlina che ha raggiunto i punti di massimo relativi per poi scendere molto bene, come ipotizzato nel morning meeting di ieri (punti statici orari e divergenza ribassista potenziale su un grafico a 4 ore). Siamo alla ricerca dei supporti e dobbiamo considerare che domani avverrà la decisione della BoE, il che porta comunque nervosismo vista la concentrazione di incontri tra banche centrali di questa settimana. C’è spazio fino a 1.6690 prima di poter pensare ad eventuali ripartenze dei prezzi, che potrebbero essere lavorate su quest’ultimi livelli per mantenere un buon risk reward (con l’idea che sotto 1.6775 il mercato potrebbe tentare il raggiungimento dei minimi precedenti.