Il peso messicano ha fatto registrare il maggior guadagno settimanale dallo scorso mese di giugno, una performance resa possibile dalle ultime novità che stanno caratterizzando il fronte europeo dal punto di vista finanziario: anche i nuovi stimoli monetari della Federal Reserve sono stati più che strategici in tal senso. Entrando maggiormente nel dettaglio numerico, c’è da sottolineare come la valuta nordamericana sia cresciuta di 0,6 punti percentuali, raggiungendo la quotazione di 12,9808 pesos per ottenere un dollaro americano presso la Borsa di Città del Messico. Il rialzo settimanale è così salito fino all’1,6% complessivo, vale a dire il progresso maggiore dal 29 giugno scorso.
Secondo quanto accertato dal Dipartimento del Lavoro, l’economia messicana è riuscita ad aggiungere 96mila lavoratori in più nel corso del mese di agosto, un valore che è inferiore rispetto alla stima media di molti analisti finanziari ed economisti, tanto che sono aumentate perfino le scommesse per quel che concerne un nuovo stimolo da parte della banca centrale. Il peso, inoltre, ha guadagnato terreno anche nei confronti dell’euro, segno che viene anch’esso, come altre divise, ritenuto un asset non sicurissimo.
Come ha spiegato Banco Santander, mentre il report relativo agli Stati Uniti ha messo in luce aspettative non proprio rosee, è però stato in grado di rinforzare l’idea di una Federal Reserve che è pronta ad agire quanto prima. Ed è proprio questa constatazione che ha favorito senza dubbio la moneta a cui si sta facendo riferimento. La banca centrale del Messico ha mantenuto il proprio tasso di interesse principale sostanzialmente invariato al minimo storico, vale a dire 4,5 punti percentuali; le previsioni più diffuse parlano chiaramente di un balzo evidente per quel che riguarda l’inflazione entro la fine di quest’anno. L’andamento dei prezzi al consumo è salito al 4,57% ad agosto, mentre un ultimo cenno lo meritano i bond governativi del paese, il cui rendimenti sono cresciuti di un punto base.