La produzione industriale del mese di settembre è risultata ancora in flessione. A confermarlo sono gli ultimi dati ufficiali diramati dall’Istat, che rendono il mese di settembre il tredicesimo mese di calo consecutivo. Tra i settori con maggiore contrazione vi è certamente l’energia, che nel nono mese del 2012 genera un passo indietro del 7,8 per cento. Vediamo allora quali sono le principali considerazioni elaborate dall’Istat, e in che modo la produzione industriale italiana potrebbe svilupparsi nel prossimo breve termine.
A settembre, esordiscono i dati Istat, l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dell’1,5 per cento rispetto ad agosto e del 4,8 per cento rispetto al settembre 2011, corretto per gli effetti di calendario. “Nei primi nove mesi dell’anno la produzione è diminuita del 6,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo registra l’Istat. Nella media del trimestre luglio-settembre, invece, l’indice registra una flessione dello 0,1 per cento rispetto al trimestre precedente” – precisa Adnkronos.
Il settore che a settembre registra la diminuzione più ampia – afferma ancora l’Istat – quello della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-11,5 per cento). L’Istituto sottolinea come la flessione tendenziale della produzione industriale abbia riguardato tutti i settori principali. “La diminuzione più marcata riguarda l’energia (-7,8%), ma cali significativi si registrano anche per beni intermedi (-5,8%) e beni strumentali (-4,2%), mentre una flessione piu’ contenuta si rileva per i beni di consumo (-2,5%)” – continua l’agenzia di stampa – “I settori dell’industria che invece, nel confronto tendenziale, risultano in crescita sono: produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici e fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (entrambi +3,6%) e fabbricazione di prodotti chimici (+0,9%)”.
Nel corso del futuro a breve termine, infine, la produzione industriale non dovrebbe garantire ripide inversioni di tendenza. È pertanto possibile che il terzo trimestre possa accomodarsi sulle stesse entità.
Qui il nostro precedente approfondimento sulla Produzione industriale agosto 2012.