L’andamento praticamente neutrale di Euro/Dollaro confonde le indicazioni di breve termine e costringe a continui reverse di posizione i trader intraday, che ora aspettano Wall Street sperando che l’indice USA possa dare una direzione ad una giornata stretta in un pericoloso range di prezzo.
Il crollo verticale della scorsa ottava che ha seguito pari pari quello dell’azionario dell’Eurozona ha spinto il cambio a contatto con i supporti di medio termine trascinando il cross sotto a 1.2270 per pochi scambi. L’apertura di oggi in linea con la chiusura di Venerdì scorso da seguito all’indecisione che ancora oggi blocca il mercato invertendo di continuo i grafici di brevissimo e facendo accumulare perdite ingenti su chi lavora nel brevissimo. Tanto più questa situazione andrà avanti tanto più sarà forte la reazione di uscita dal range, che ora converge sempre di più per un ribasso sotto a 1.2250. Il range di indecisione è compreso tra 1.2300 e 1.2265 ma i target di breve termine sono rispettivamente 1.2356 e 1.2200. Questo vuol dire che lo spazio di azione nell’intraday è ancora limitato, mentre se anche questi due livelli operativi/target verranno oltrepassati allora il movimento di tendenza sarà diventerà di medio termine, favorendo l’entrata a mercato di molti più investitori che guideranno il mercato in direzione dell’uscita direzionale.
La giornata di oggi potrebbe già “sbrogliare la matassa”; la tensione sull’azionario si risolverà al 99% nel pomeriggio dopo l’apertura di Wall Street ed il mercato guiderà il Forex verso i target di breve termine. Anche sull’azionario però le aspettative positive sono ancora poche, sopratutto ora che è iniziata la chiusura del gap di prezzo sugli indici Europei che deve scontare ancora diversi punti al ribasso.
Meglio Usd/Jpy; il cambio antagonista di Euro/Dollaro solitamente mantiene un basso profilo, ma negli ultimi giorni si è rivelato un’ottima alternativa per il trading di breve e medio termine, tanto che buona parte dei volumi si sono riversati proprio su Usd/Jpy anche se le tendenze di medio termine restano ancora congelate.