L’andamento dell’Euro nei confronti del Dollaro USA rispecchia fedelmente le preoccupazioni in crescita per la Moneta Unica del Vecchio Continente. La perdita di fiducia delle istituzioni è più che comprensibile; di fronte ad una crisi che ha investito tutti i Paesi membri non sono state prese ad oggi misure concrete ed ogni provvedimento preso nei confronti del sistema bancario si è rivelato fallimentare.
Il prestigio dell’Euro precedente alla fase di crisi si doveva probabilmente ad un solo fattore; la crisi dei sub-prime che ha velocemente investito il mondo finanziario aveva radici negli USA e per questo la sfiducia nel Dollaro è stata immediata a favore di tutte le altre valute indistintamente. Con l’uscita però degli Stati Uniti dalla fase di rischio gli equilibri tornano a favore del Nuovo Continente e sulla bilancia l’Euro perde colpi tornando al suo valore reale.
Ad aggravare il ribasso che punta ad un ritorno diretto di Eur/Usd a 1,20, è arrivata la crisi nell’area Euro, che ha colpito prima la Grecia e poi la Spagna, sorvolando sull’Italia, considerata a rischio fin da subito.
►LAGARDE: L’EURO E’ UNA VITTIMA DEGLI SQUILIBRI NEL FOREX
La situazione più grave ora non è tanto la Grecia (in default controllato da mesi), quanto piuttosto la Spagna; le tensioni sul mercato dei titoli di Stato si devono principalmente al settore bancario del Paese, in grave pericolo dopo la nazionalizzazione di Bankia.
►ANALISI TECNICA: EURO/DOLLARO ANCORA IN CORSA
L’Euro/Dollaro può facilmente tornare a 1,20 nel breve termine ma per la giornata di domani è previsto un rimbalzo tecnico che andrebbe a compensare la divergenza con l’azionario di oggi; il crollo di queste ore dai massimi vicino a 1.2440 potrebbe essere solo uno swing ribassista in vista della ripresa di domani, possibile solo se il mercato chiuderà al di sopra di 1.2355 la giornata di oggi.