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Previsioni Eur/Chf luglio 2012

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 Il mercato Forex mostra durante l’inizio delle contrattazioni estive tutti i contrasti a cui è sottoposto da quando il Nuovo ed il Vecchio Continente hanno preso due strade differenti. Da un lato il Dollaro USA avrebbe le condizioni per tornare a salire e recuperare terreno sull’Euro, grazie anche alla crisi che sta investendo la Moneta Unica da diversi mesi, ma alla realtà dei fatti a ribassi di Euro/Dollaro corrispondono sempre rialzi che equilibrano la situazione e smentiscono ogni previsione di lungo termine, gettando nuovamente nella confusione totale gli investitori. 

Se è vero che la confusione generale non aiuta nel trading di lungo termine, costringendo a continui reverse gli investitori, è altrettanto vero che la volatilità di medio-breve termine favorisce le operazioni di breve e l’intraday trading, pur contando numerose giornate difficili anche di seguito.

Questo discorso non vale per un solo cambio; Eur/Chf. Il Franco Svizzero  contro l’Euro ha subito un drastico cambiamento generale nel momento in cui la Svizzera stessa è intervenuta con durezza annunciando interventi massicci di compravendita qual’ora il cambio fosse diventato sconveniente per l’economia reale. Da questa presa di posizione in poi la situazione è cambiata radicalmente e nel medio termine le contrattazioni si sono completamente congelate, con le tendenze di lungo termine ancora “indecise” sulla strada da seguire.

Con l’intervento della Banca Svizzera si sono stravolti gli equilibri di lungo che lasciavano in mano agli investitori (ed alla speculazione) l’andamento del cross; ora la Svizzera è pronta ad intervenire nel momento in cui riscontrerà una situazione simile a quella dello scorso Agosto, quando fu’ costretta a prendere misure urgenti con effetto immediato.

Sconsigliato quindi il trading di breve e lungo termine; entrare a mercato attualmente sarebbe una vera e propria scommessa oltre che una “prova di resistenza” non indifferente per i nervi; il mercato perde costantemente volatilità a tutti i livelli da ormai oltre 6 mesi ed il range di movimento è ormai ridotto a pochi pips, insufficienti per aprire posizioni speculative.