I passi in avanti verso il salvataggio definitivo della Grecia si fanno sempre piùè consistenti. Stando a quanto diramato da una nota ufficiale della France Presse, che cita una fonte europea, i ministri delle Finanze dell’eurozona, riunitisi sabato in una teleconferenza, “hanno trovato un accordo su una base di negoziato con il Fondo monetario internazionale (Fmi)” riguardante le modalità per ridurre il debito greco. Il vertice sarebbe durato circa 90 minuti, e avrebbe prodotto il gradito accordo che fungerà da apripista per la formalizzazione dell’intesa.
Durante la conference, i ministri hanno così predisposto le basi del vertice che si terrà oggi a Bruxelles in vista del via libera a una nuova tranche di aiuti alla Grecia, per un importo che non dovrebbe essere inferiore ai 31 miliardi di euro.
Come noto, tuttavia, prima di autorizzare l’erogazione degli aiuti, i tre principali creditori di Atene (la c.d. troika: Commissione europea, Banca centrale europea e Fmi), devono raggiungere un’intesa sui meccanismi utili a ridurre il debito greco, in modo che il Paese possa tornare a rifinanziarsi sui mercati con una certa credibilità.
Per tale motivo i ministri delle Finanze dei 17 Paesi hanno raggiunto un pre accordo per ridurre i tassi di interesse dei finanziamenti bilaterali che sono già stati erogati nei confronti della Grecia nell’ambito del primo programma di aiuti. Non è stato, per il momento, fissato un nuovo tasso di interesse, mentre è stato stabilito che la Grecia possa metter mano su una parte dei guadagni realizzati dalle banche centrali nazionali e dalla Bce sulle obbligazioni greche in loro possesso.
Infine, nella conference dovrebbe esser stato salvato il principio di un riscatto del debito greco mediante il Fondo salva-stati (Efsf) sul mercato secondario, per un controvalore ancora stabilirsi.
Vedi anche il nostro ultimo approfondimento di pochi giorni fa sulla materia: Aiuti Grecia ancora in sospeso.