La Polonia sceglie le privatizzazioni per sistemare i conti pubblici. Nonostante l’economia di Varsavia sia stata l’unica in Europa a non aver sperimentato i morsi della recessione le finanze soffrono di alto deficit e debito, rispettivamente al 3,8 e al 7 per cento del Pil. Vendere gli asset pubblici era uno dei modi per rimpinguare le casse: “Quest’anno abbiamo previsto d’incassare 25 miliardi di zloty (6,36 miliardi di euro), un ammontare mai raggiunto finora”, ha dichiarato Maciej Weeior, portavoce del ministero del Tesoro. L’esecutivo guidato dal liberale, Donald Tusk, ha messo a segno la vendita delle assicurazioni Pzu. Si tratta di una delle più colossali privatizzazioni dell’Europa centro-orientale. Cui si aggiunge la cessione del gruppo Tauron e la vendita di altre imprese satellite minori. In programma, secondo quanto anticipato a mezza bocca dal ministro, c’è la vendita dei gruppi dell’energia Energa e Enea mentre anche la petrolifera Lotos si prepara a lasciare il Leviatano. Il Governo stima di incassare, per il triennio 2010-2013, 14 miliardi di euro.