Ai membri dell’Opec si sono drizzate le antenne. Il prezzo del petrolio ha raggiunto i minimi dell’anno dopo un vertiginoso declino iniziato nel mese di maggio. Insomma, la domanda è: che cosa hanno intenzione di fare i paesi esportatori? Arriverà una stretta sulla produzione? Certo è che un prezzo compreso fra i 70 e gli 80 dollari sembra ideale: garantisce un buon guadagno e non intacca il portafoglio del consumatore. La situazione però è ancora incerta. La forza del dollaro, infatti, rende più difficile l’acquisto per gli acquirenti europei. In ogni caso, al momento, si esclude una riunione straordinaria dell’Opec, che secondo i piani dovrebbe tenersi solo in autunno. Poco fa da un meeting in Portogallo, il ministro dell’Energia dell’Angola aveva detto che il gruppo avrebbe potuto incontrarsi in anticipo sulla tabella di marcia. Una preoccupazione che non rispecchia le reali intenzioni della compagnia. Da Vienna – dove ha formalmente sede l’organizzazione – dicono che un incontro tra i 12 produttori sarebbe prematuro.
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