Petrolio, la Nigeria si prende la rivincita (grazie alla Cina)

La Cina investirà 23 miliardi per costruire tre raffinerie in Nigeria, secondo il Wall Street Journal è una rivincita del paese africano nei confronti di Stati Uniti e Ue per il loro disinteresse. L’operazione avverrà in collaborazione tra la Nigerian National Petroleum Corporation (Nnpc) e la China State Construction Engineering Corporation Limited. Lo scopo è consentire ai nigeriani di avere carburante raffinato in casa e ai cinesi di ottenere un’ulteriore fonte di approvvigionamento energetico: “Questo – ha dichiarato al Wall Street Journal un funzionario nigeriano – e’ l’accordo che ci permetterà di mettere fine alla nostra dipendenza dalle importazioni“. Il governo spinge da tempo con sovvenzioni di Stato il settore petrolifero. Questa politica ha però assottigliato i profitti delle raffinerie locali e ha reso, per contro, più conveniente la raffinazione all’estero, negli Usa e in Europa. La Nigeria, grazie alle raffinerie in casa, potrà così avviare una filiera economica di alto valore, grazie al greggio di buona qualità che riposa nel sottosuolo. Non solo carburanti ma anche polimeri, solventi e fertilizzanti. La Cina, che non ha fretta di ricavare profitti dal business, si garantirà l’accesso ad una nuova fonte, l’ennesima in giro per il mondo. In pieno stile “cino-coloniale” come sta facendo da un anno a questa parte.