A frenare un rally vero e proprio dell’oro è solo l’incertezza sulle mosse della Federal Reserve. Tra martedì e mercoledì la banca centrale americana svelerà i piani di allentamento quantitativo. L’attesa è stata lunga ma il mercato delle commodities ha già parzialmente scontato uno scenario simile. Tant’è che i futures sull’oro nel mese di dicembre indicano un prezzo di 1.357 dollari l’oncia, comunque sotto il record segnato il 14 ottobre. “Il mercato sta anticipando e apprezzando una nuova ondata di allentamento”, ha spiegato all’agenzia Bloomberg Frank MacGhee, capo vendite di Integrated Brokerage Services con sede a Chicago. “Quello che ferma il rally è la possibilità che la Fed stia solo chiacchierando. Dev’esserci qualche prova tangibile che la Fed sia ‘nel mercato’ per l’acquisto di bond per rafforzare un rally”. In ogni caso, a fare il gioco del metallo giallo (e di coloro che scommettono su un rialzo) c’è prima di tutto l’incertezza sui mercati: le mosse delle banche centrali (Giappone, Europa, Usa) sono tuttora scoordinate, il G20 si propone di risolvere lo squilibrio sul mercato valutario, ma non è detto che riesca nell’intento.
