Onu, gli esperti: “Sì ai Dsp per sostituire il dollaro”

Dopo le schermaglie Cina-Usa, in seguito alle dichiarazioni del presidente della banca centrale cinese, anche l’Onu si muove per sostenere un cambio di rotta. L’indiziato speciale resta il dollaro, moneta sempre più vacillante tanto da risultare obsoleta – oltre che potenzialmente dannosa -, nella sua veste di parametro unico degli scambi internazionali. Un gruppo di esperti, compreso l’economista premio Nobel Joseph Stiglitz (foto), ha accolto con favore l’idea lanciata prima dalla Russia e poi da Pechino di un nuovo sistema monetario internazionale per sostituire quello odierno. In un pacchetto di proposte per remare contro la crisi finanziaria il pool consiglia: “Un nuovo sistema monetario internazionale, simile a diritti speciali di prelievo molto ampliati, con emissioni periodiche e regolarmente adattate perché corrispondano alla misura delle riserve accumulate, potrebbe contribuire alla stabilità generale, alla potenza economica e all’equità mondiale”. Insomma, un nuovo ritorno alla moneta sulla base delle riserve in cassa, quindi concreta, che abbandona il valore nominale, fittizio, per riferirsi a quanto di realmente disponibile circola nel mercato. Per gli Stati Uniti è un bel dilemma, perché oggi l’accorato appello arriva dall’interno non dal lontano Dragone. Obama potrà ancora sostenere la forza del dollaro o dovrà arrendersi all’evidenza che è una moneta che ha fatto il suo corso (almeno globale)?