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Obiettivo occupazione USA

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 Economisti internazionali e tecnici della Federal Reserve continuano a dibattere su quale sia il tasso di disoccupazione “ideale” per il mercato del lavoro statunitense. In altri termini, si sta cercando di definire una soglia verso la quale convergere i maggiori sforzi della banca centrale americana, e dopo la quale porre un freno ai sostegni straordinari, al fine di mantenere l’economia su un livello di corrispondenza.

Ebbene, le alternative sembrano essere due: da una parte vi è la posizione di chi ritiene accettabile un tasso di interesse intorno al 6,5 per cento; dall’altra parte vi è invece chi sostiene che, anche nel breve – medio termine, non possa essere accettato un tasso di interesse superiore al 5 per cento, e come pertanto occorrano effettuare rinnovati sforzi e impegni industriali, finanziari e monetari per ridurre l’attuale livello di non occupati.

Attualmente, il livello di disoccupazione è pari all’8,1 per cento. L’obiettivo di medio termine del 5 per cento consiste pertanto in una riduzione di circa 3 punti percentuali del tasso di disoccupazione, al fine di ricondurre il dato statistico esattamente dov’era prima dell’inizio della Grande Depressione del nuovo millennio.

OCCUPATI IN AUMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO USA

Occorrerà ora comprendere quali siano le nuove mosse della Fed per cercare di stimolare la ripresa più rapida dell’occupazione. La banca centrale, già dal dicembre 2008, ha praticamente azzerato i tassi di interesse di riferimento per le operazioni di rifinanziamento principale, lasciando intendere che garantirà un livello così basso fino al 2014 inoltrato. Inoltre, la Fed ha esteso il proprio budget andando a effettuare larghe transazioni di acquisto di asset locali. A settembre, la banca centrale annunciò la vendita di 400 miliardi di securities a breve termine, acquistandone altri a lungo termine e contribuendo in tal modo a sostenere l’economia.

Eppure, tutto questo sembra non bastare: quale sarà la nuova frontiera delle politiche Fed?