Il G20 in programma per il 18-19 Giugno prossimo viene anticipato nella giornata di oggi dal G7 in una conferenza telefonica. I Ministri delle Finanze dei Paesi interessati (quindi Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti) insieme ai governatori delle banche centrali discuteranno della crisi dell’Eurozona.
L’annuncio arriva dal Ministro delle Finanze canadese Jim Flaherty, che ammonisce immediatamente l’Europa; secondo il ministro infatti l’attenzione globale è orientata nel vecchio continente per le paure relative al sistema bancario e per il fatto che molti Paesi non hanno saputo rispondere alla crisi (come invece è successo negli Stati Uniti, ormai lontani dal pericolo default).
In sostanza le critiche sono fondate; prima il default della Grecia, poi il pericolo Spagna e Italia ed a controbilanciare la situazione c’è solamente la lentissima ripresa del Portogallo, praticamente nulla se non per il fatto che il Paese è riuscito a fermare al crisi.
Secondo Standard & Poor’s la Grecia ha una probabilità su tre di uscire dall’area Euro entro pochi mesi; la notizia fa’ tremare ancora una volta gli investitori, che nella giornata di oggi corrono ai ripari in attesa degli sviluppi nel pomeriggio. Sempre dagli USA arriva il secondo “richiamo” di Obama, che sollecita a prendere una posizione forte contro la crisi in Eurozona per evitare il peggio. L’Europa intanto può solo accettare la critica, che tutto sommato arriva dal Presidente che ha risollevato le sorti degli Stati Uniti dopo la pericolosissima crisi dei sub-prime che ha messo in ginocchio l’intero mondo finanziario.
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