Dopo che Lagarde ha provato a sedare le preoccupazioni verso la Spagna, ci pensa Moody’s a riaccendere gli scambi (in negativo) con una dichiarazione subito smentita riguardo il down-grade della Francia.
Il Paese ha emesso proprio nella giornata di ieri titoli di Stato a cinque anni per 2.7 miliardi di euro con un rendimento in salita dal precedente 1.78% all’attuale 1.83%. La Francia ha anche collocato 3.55 miliardi di euro di titoli a due anni più 1.73 miliardi di euro di bond con scadenza 2015.
Il commento più interessante che riesce a riassumere l’intera situazione arriva da un analista:
Sembra di capire che in questa fase pesino di più le fosche prospettive delle economie periferiche, mentre paradossalmente gli istituti di ricerca tedeschi annunciano che le imprese domestiche non sono mai state così competitive da 30 anni a questa parte. Ci chiediamo quale sarebbe stata la reazione del mercato se l’asta spagnola fosse andata veramente male
Ancora una volta i “rumors” muovono il sentiment delle Piazze Europee e la smentita delle voci ritraccia i movimenti. Sembra che anche con la Francia sia successa la stessa identica cosa, con prima l’annuncio di un downgrade importante e poi la successiva smentita. Effettivamente però il prossimo autunno è stato annunciato un periodo di osservazione strettissima per via delle presidenziali francesi; questa voce, traviata dalla stampa, potrebbe essere diventata quella di un downgrade imminente, quando invece i presupposti per un declassamento non ci sono.
►USA, STANDARD & POOR’S E’ PRONTA A RIDURRE IL RATING
Ricordiamo inoltre che in Europa gli unici a vantare la tripla A delle agenzie di rating sono ora Germania, Paesi Bassi, Finlandia e Lussemburgo, mentre gli altri sono in un modo o nell’altro diventati “più a rischio” rispetto a questi quattro.Per quanto riguarda invece un’eventuale ripresa dei “voti” delle agenzie ancora non se ne parla, anche se la ripresa è stata bruscamente frenata dai mercati.
►INDESIT IN CALO DOPO DOWNGRADE BOFA