La crisi Greca sembra non conoscere tregua; l’approvazione delle misure di austerità da parte del parlamento ha trovato 199 consensi contro 74 voti sfavorevoli e la risposta del mercato è positiva per il momento, ma l’effetto non sembra destinato a durare.
Le preoccupazioni sulla perdita di consensi del premier Greco sono seconde solo alla sfiducia che Morgan Stanley avrebbe dato al governo nel lungo periodo. Sembra infatti che le misure non siano affidabili sul lungo termine e questo costringe a rivedere la situazione e valutare gli sviluppi su più ampia scala.
Euro/Dollaro durante la scorsa ottava ha fatto progressi dal punto di vista grafico; dopo un’apertura prossima a 1.3100 e la discesa al di sotto di questa statica il cambio si è velocemente ripreso per andare a toccare il top weekly a 1.3325 durante le contrattazioni di Giovedì scorso. Il ritracciamento di Venerdì ha consolidato i risultati dell’ottava ed il close prossimo alla media mobile a 200 ore ha confermato le intenzioni rialziste.
Fin dai primi scambi di oggi il mercato si è dimostrato forte ed intenzionato a continuare il lavoro positivo portato avanti da diverso tempo, ma il prezzo si è scontrato con un livello statico che potrebbe creare dei problemi nei prossimi giorni.
►Grecia nel mirino dei mercati
Il livello psicologico di 1.3300 sembra difficile sia da raggiungere che da superare nuovamente ed è questa la sfida di questa settimana appena iniziata. Facilmente fino a domani pomeriggio non vedremo in ogni caso un altro tentativo di recupero da parte di Euro/Dollaro, ma a far perdere le speranze sarà un ritorno sotto a 1.3190, dove ora passa la media mobile a 200 ore che definisce la tendenza in questa fase molto importante per il cambio.
La fase laterale che caratterizza Usd/Jpy da ormai quasi 48 ore non fa’ che aumentare la tensione e si aspetta l’uscita dal range compreso tra 78.80 e 77.50 per prendere decisioni operative anche su Eur/Usd.
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