Il real brasiliano è stato protagonista nel corso di questa settimana del rally più lungo in assoluto da un mese a questa parte: l’ultimo discorso del governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke, ha fornito un buon contributo in questo senso, senza dimenticare la crescita sostenuta dell’economia del Brasile, la quale viaggia a un rimo annuo più veloce del previsto. Eppure, basta tornare indietro di appena tre mesi per scoprire situazioni completamente diverse: a maggio, infatti, il real continuava a deprezzarsi e le previsioni relative a giugno indicavano uno scenario non molto diverso.
Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che la valuta sudamericana si è apprezzata ieri di ben 0,9 punti percentuali nei confronti del dollaro, raggiungendo quota 2,0308, il livello più alto dallo scorso 3 agosto. Il guadagno mensile della divisa carioca, inoltre, è stato pari all’1,3%. Si parlava in precedenza dell’economia brasiliana e in effetti il prodotto interno lordo ha fatto registrare una espansione dello 0,4% nel corso del secondo trimestre di quest’anno (il periodo compreso tra i mesi di marzo e giugno). D’altronde, i tassi di interesse tagliati in Brasile sono stati determinanti per ottenere risultati tanto brillanti.
Secondo la maggior parte degli analisti finanziari, inoltre, i dati di questo secondo trimestre hanno messo in luce una ripresa non proprio convincente, mentre dovrebbe esserlo di più nel terzo trimestre. Il rally del real è stato accertato nei confronti delle altre valute dei mercati emergenti, quindi si tratta di un dato ancora più interessante. Il governo di Brasilia è comunque intenzionato ad introdurre delle misure che indeboliscano la moneta in questione, in modo da aiutare i produttori locali: il real, infatti, si sta consolidando a un livello più basso dei due reais per singolo dollaro americano grazie alle politiche governative, senza dimenticare che finora il declino annuo nel rapporto con la moneta verde ha superato da tempo gli otto punti percentuali.