Durante l’incontro tra la Merkel ed il premier Mario Monti, quest’ultimo elogia il proprio operato definendolo in linea con l’obiettivo del pareggio del bilancio nel 2013 e parlando ancora una volta di crescita.
Secondo Monti l’Italia resta “profondamente impegnata sulla strada del rigore e delle riforme con un Governo atipico, sostenuto dai tre principali partiti in Parlamento”. Secondo il premier, l’Italia rifiuta le politiche illusorie a favore delle riforme e di un Governo di fatti che eviteranno di generare crescita tramite politiche pro-deficit, come invece è stato fatto in precedenza. Grazie proprio a questo aspetto l’Italia si allontana dalla situazione Spagnola, ben diversa da quella del Bel Paese.
Nella giornata di ieri è intervenuto anche Draghi, sostenendo che per uscire dalla crisi e dal pericolo di recessione bisogna lavorare sui debiti sovrani e sul bilancio, ma anche “dare risposte comuni a sfide comuni”. Si torna anche sul tema della crescita; secondo più parti, per quanto Monti sostenga che il suo Governo stia lavorando per la ripresa, difficilmente si avranno miglioramenti sotto questo punto di vista dato che la stretta fiscale agisce sulle famiglie più in difficoltà che rappresentano la maggioranza degli italiani.
Il mercato del lavoro poi non ha visto il minimo miglioramento da mesi a questa parte e l’accesso al credito per imprese, aziende e privati è completamente bloccato a canoni che sono ormai fuori dal mondo economico e finanziario attuale, come il posto fisso o le garanzie richieste.
Nel prossimo consiglio Europeo di Giugno si dovrebbe ritornare anche sull’asse Roma-Berlino per la crescita; secondo fonti attendibili c’è già stato un incontro tra l’entourage della Merkel e quello di Monti orientato proprio a promuovere la crescita dei due singoli Stati nel contesto Europeo per lanciare una nuova fase sui mercati del Vecchio Continente.
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