Cina e Usa continuano a parlare per arrivare ad un accordo sui dazi, e mentre i colloqui vanno avanti, il dollaro si apprezza sui mercati. In teoria, il biglietto verde dovrebbe perdere il suo valore di bene rifugio, ma il concomitante aumento dei rendimenti sui bond Usa, e il rallentamento dell’economia cinese, porta in alto il dollaro.
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Ieri sera, l’indice del dollaro USA è salito dello 0,02% a 96,70, grazie al massimo storico raggiunto dai bonds del Tesoro USA, che porta in alto la richiesta di dollari. A soffrire è stata la borsa, che ha temuto ad un rallentamento globale dell’economia. A spiegarcelo, l’analista strategico di Barclays, Sshin Kadota: “Il dollaro si è stabilizzato, le borse sono scese e i Buoni del Tesoro USA sono saliti sul mercato, e saremo destinati a vedere il dollaro salire contro alcune valute e scendere contro altre in una situazione simile”.
A “pagare” anche il yuan cinese. La banca Centrale di Pechino ha deprezzato la moneta per supportare l’economia, a 6,6998 sul dollaro. Questo in quanto il Pil cinese è stato rivisto tra il 6% e il 6,5% per quest’anno.
Il dollaro si apprezza anche sullo yen e sul dollaro australiano, con la coppia USD/JPY su dello 0,14% a 111,90 e la coppia AUD/USD che scende dello 0,23% a 0,7076.