La settimana scorsa è stata importante per le previsioni nell’immediato, e molti hanno scommesso su un long di Franco Svizzero, Euro e Yen, mentre il dollaro era dato in short. E invece le previsioni sono state sbagliate. La coppia USD/JPY si è alzata dello 0,05%, così come la coppia USD/CHF del 1,14%, mandando in fumo gli investimenti di chi aveva previsto un dollaro in discesa. Anche la coppia EUR/USD è scesa del 1,18%, e così l’euro ha ceduto sul biglietto verde. Non c’erano eventi di macroeconomia a disturbare i mercati, e semplicemente molti analisti non hanno saputo interpretare i dati. Lo Yen, invece di subire la guerra economica di Trump, si è confermato un bene rifugio, anche se sul lungo periodo, sia il dollaro USA che quello della Nuova Zelanda, segnano gli andamenti negativi più costanti. Ora gli analisti prevedono di nuovo short per il dollaro e long per lo Yen, e vedremo se stavolta le analisi saranno quelle giuste. Il mercato è fermo sulle convinzioni che la Federal Reserve alzerà i tassi, acuendo la guerra valutaria, ma indebolendo, finora, il dollaro. La settimana scorsa, la valuta statunitense era riuscita a recuperare leggermente, ma questa settimana ci saranno le pubblicazioni dei dati del Non-Farm Payroll e anche i resoconti degli incontri FOMC. Si attendono dunque venti forti sul dollaro.