La crisi dell’Eurozona è finita?

L’andamento del mercato dei cambi rispecchia esattamente la situazione attuale dell’Eurozona che si può riassumere con una sola parola; confusione. Sono ormai mesi che si parla di crisi del credito, problemi di liquidità, rischi default, Grecia, Spagna e spread ed il risultato è che siamo arrivati al punto che non si capisce più bene se siamo in crisi, se non siamo in crisi, se c’è un reale rischio e se c’è mai stato.

Escludendo fin da subito il giudizio delle agenzie di rating che ha avuto effetti solo nel brevissimo periodo attivando sessioni di speculazione, quello che stà succedendo in Europa sembra un vero mistero e la conferma di questo la abbiamo proprio con la giornata di oggi; nel giro di poche ore due importanti fonti di informazione hanno pubblicato articoli dedicati al rischio Europa con titoli esattamente opposti.

Nel primo si da’ come conclusa la crisi di liquidità (Crisi di liquidità conclusa) sostenendo che c’è una maggior liquidità in circolazione ed il sistema è attualmente stabile secondo Exane Bnp Paribas, mentre nel secondo articolo (la crisi del debito Ue può peggiorare) la stessa BCE sostiene che il 2012 sarà “cupo” e la ripresa, se avverrà, sarà lenta e graduale.

Ecco spiegato quindi l’andamento di Euro/Dollaro, il cross più importante del mondo; le tensioni in Europa derivano dal fatto che non solo non si riesce a fare previsioni per l’immediato futuro, ma sopratutto nessuno è in grado di capire quale è la reale situazione dell’Eurozona.

Attualmente i grandi investitori restano quindi “alla finestra” e lasciano il tempo al quadro generale di stabilizzarsi per capire dove si è diretti; in tutto questo anche l’azionario subisce le conseguenze e per il trading di medio periodo i tempi slittano al prossimo mese probabilmente.

Per quanto riguarda l’intraday nonostante i movimenti siano buoni le occasioni di trading con un buon rapporto rischio/rendimento sono ben poche e la volatilità tiene lontani i traders. Nei prossimi giorni si potrebbe stabilizzare la situazione e seguiremo gli sviluppi fondamentali da vicino per capire quando è meglio tornare sul mercato.