L’Iran ha fatto la propria puntata: l’anno prossimo il prezzo del petrolio sarà di 60 dollari al barile, il doppio di quanto fissato per il 2009, così come riporta l’agenzia stampa Irna parlando del budget annuale del paese. Un segno di ottimismo per il valore dei beni energetici. L’anno scorso il parlamento ha fatto i conti basandosi su una somma pari a 37,5 dollari al barile, un’anticipazione del crollo che avrebbe colpito il greggio di lì a poco. Circa l’80 per cento dei ricavi iraniani derivano dalle esportazioni di petrolio.
Questa mattina il presidente Mahmoud Ahmadinejad ha spedito il budget al Parlamento per l’approvazione. Nel bilancio ci sono anche risorse per agricoltura, educazione, ricerca e meno abbienti, come scrive l’agenzia di Stato. Il presidente ha tenuto a precisare che non c’è “nulla di complicato o poco trasparente” nel foglio di bilancio, che ammonta a 368 miliardi.
