Ior, Caloia sostituito. Dalla Cattolica arriva Gotti Tedeschi

Cambio al vertice dello Ior. Così ha deciso la commissione di quindici porporati che sovrintende alle questioni logistiche dell’Istituto per le Opere di religione. Il mandato dell’oramai ex-presidente Angelo Caloia è scaduto con ben due anni d’anticipo. Un fatto inedito, segnale della svolta voluta da papa Ratzinger e dal segretario di Stato Tarciso Bertone. Comprensibile la delusione di Caloia, convinto fino all’ultimo di poter finire il suo corso dopo vent’anni di servizio. L’ex della Cattolica non se la passerà male, la buon’uscita faraonica sarà una buona consolazione.
Salvo colpi di scena il futuro banchiere di Dio sarà Gotti Tedeschi, economista della Cattolica ed editorialista dell’Osservatore Romano. L’avvicendamento dovrebbe avvenire “nel giro di pochi mesi”. Approvano la scelta anche Opus Dei e Compagnia delle Opere (Cl). A fianco di Gotti Tedeschi si schierano anche Bazoli, Passera e Guzzetti allora sostenitori di Caloia. A sostegno del nuovo banchiere di Dio anche Marco Simenon ambasciatore di cesare Geronzi in Vaticano.
Scartato, invece, l’ex-presidente di Bankitalia Antonio Fazio. Le sue vicende giudiziarie avrebbero gettato ulteriori ombre sulle già torbide vicende della banca vaticana dalla tangente maxi-tangente Enimont fino a Calciopoli.In ogni caso il semplice fatto che lo Ior sia fuori da qualsiasi giurisdizione e non sia controllabile da alcun organismo se non il proprio medesimo lascia campo libero alle più varie congetture.