Negli ultimi tempi di maggiore instabilità dei mercati finanziari, investire in titoli di Stato tedeschi è diventata una strada preferenziale per molti risparmiatori che desiderino poter mettere al sicuro i propri investimenti, ad un tasso di interesse fisso contenuto, ma con scarsi rischi rispetto a quelli affrontabili mediante similari operazioni di investimento in titoli di Stato di Paesi con un rating sul debito sovrano sostanzialmente inferiore.
Con le procedure e le piattaforme telematiche messe a disposizione nell’ultimo decennio, inoltre, l’investimento in titoli di Stato esteri è operazione semplicemente effettuabile anche da casa, mediante dei semplici software web-based operanti su mercati obbligazionari esteri, dove sarà molto facile – e a condizioni economiche molto concorrenziali – poter effettuare tali compravendite.
Per poter iniziare a comprare e vendere titoli di Stato tedeschi è tuttavia necessario aprire un deposito titoli che sia abilitato all’operatività di trading sulle obbligazioni estere: i costi di tale deposito titoli variano da istituto di credito a istituto di credito, sebbene sia riscontrabile una generale maggiore convenienza da parte delle banche che operano online, con una gestione a distanza dei rapporti transazionali.
Una volta entrati in possesso di un deposito titoli “utile” per poter effettuare le operazioni di compravendita sui bund (i titoli di Stato tedeschi), è sufficiente inserire il proprio ordine di acquisto nelle relative piattaforme di trading. In merito, è importante comprendere come i titoli di Stato tedeschi siano periodicamente emessi a esclusivo tasso fisso, e come su ogni operazione di acquisto verrà applicata (dalla banca) una commissione percentuale sul controvalore acquistato, oltre a commissioni fisse che – di norma – saranno di importo piuttosto contenuto.
Così come avviene per i titoli di Stato italiani, anche i bund tedeschi possono inoltre essere acquistati sul mercato secondario (cioè, in un momento successivo rispetto alle aste).