L’investimento in cacao e in caffè ha rappresetato una utile forma di impiego nel corso degli ultimi anni, in grado di garantire ampie soddisfazioni in capo a quegli investitori che hanno scelto di conferire la propria fiducia nella sottoscrizione di prodotti finanziari che fossero collegati a commodities culinarie come quelle appena ricordate, i cui valori sono stati portati in costante incremento fino a non troppo tempo fa.
Il momento per il cacao non è tuttavia dei più semplici, visto e considerato che le attuali quotazioni sono ai minimi livelli dal mese di gennaio. A nuocere all’andamento ordinario della commodity è stata l’ondata di piogge subite dalla Costa d’Avorio – principale produttore mondiale del prezioso alimento – sicuramente più elevate di quelle che di norma sono riscontrabili nella zona tra la fine del mese di marzo e l’inizio del mese di aprile.
A ciò si aggiunga che le previsioni del meteo sono tutt’altro che confortanti: anche nei prossimi giorni le piogge dovrebbero continuare a calare in maniera copiosa, andando a pregiudicare la potenziale produzione, come confermato da un interessantissimo report recentemente pubblicato dalla MDA Information Systems di Gaithersburg, nel Maryland. Durante il primo trimestre, il prezzo del cacao era invece salito di 5,2 punti percentuali.
Ad ogni modo, la situazione potrebbe presto tornare alla normalità. I futures sul cacao con consegna per maggio perdono 2,8 punti percentuali a 2,083 dollari per tonnellata metrica alle quotazioni di New York. I prezzi sono calati ancora durante l’ultima sessione, portando a casa il declino più lungo dal 9 dicembre. I futures sul caffè arabica con consegna a maggio sono invece diminuiti di 0,3 punti percentuali a 1.8475 dollari. In flessione anche le quotazioni dei futures sul cacao e sul caffè durante le negoziazioni a Londra.
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