L’esempio è recente, ma non è italiano. Tuttavia non è detto che quanto sta accadendo in Francia, non possa trovare pronta replica anche all’interno del territorio nazionale. Il presidente transalpino Francois Hollande ha infatti scelto di raggruppare in un unico organismo le filiali imprese della Casse des Depots, Oseo e il Fondo strategico d’investimento. La nuova Banca, Bpi, finanzierà, proteggerà e interverrà direttamente nel capitale delle aziende, per incrementarne la dotazione propria.
La Bpi – Banca pubblica d’investimento – si colloca pertanto come nuovo organismo di sostegno alla vita delle pmi. “Era la prima delle 60 promesse contenute nel programma elettorale di François Hollande. Raggrupperà organismi già esistenti e diventerà l’unico punto di riferimento per le aziende in cerca di denaro fresco per sviluppare la propria attività: più che difendere imprese in difficoltà, la Bpi dovrà dare una mano a quelle che non hanno i mezzi per crescere” – ricorda La Repubblica, prima di evidenziare quale sia il funzionamento dell’istituto.
Il modello su cui si poggia la Bpi sarà quello, in gran parte, della tedesca Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW), che esiste dal 1948, ma che è organizzata su base federale con una garanzia dello Stato.
Un ruolo centrale sarà riservato alle regioni, che dovranno individuare e indicare le aziende da sostenere. Il comitato di orientamento nazionale avrà il compito di disegnare la strategia dell’istituto, e verrà affiancato da un comitato di investimento regionale.
Come già anticipato, il quotidiano ricorda come “la Bpi risulterà dalla fusione di tre organismi: la filiale “aziende” della Caisse des Dépôts, il braccio armato del Tesoro, uno dei più potenti organismi pubblici europei; Oséo, una banca per le start up creata dal governo Fillon; l’Fsi, il Fondo strategico d’investimento, cioè il fondo sovrano voluto da Sarkozy nel 2008 per difendere l’industra transalpina da eventuali predatori stranieri. La Bpi raggrupperà tutte le funzioni di questi tre istituti: finanzierà, inciterà alla creazione di nuovi progetti, proteggerà, interverrà direttamente nel capitale di certe aziende per aumentare i fondi propri. Dotata di capitali pubblici, potrà aprirsi in futuro a operazioni sui mercati. I suoi fondi propri saranno di 20 miliardi, la capacità di intervento di 40 miliardi, una cifra che qualcuno giudica già insufficiente, perché comprende soldi già investiti o non ancora disponibili”.